Musei vivi e in movimento

Dove avviene la pratica

Abstract

Oggi, il fenomeno dell'esposizione indiscriminata di oggetti museali spesso strappati alle nazioni colonizzate, e l'ignoranza del valore culturale e identitario di molti pezzi, sono aspetti da mettere sul tavolo, soprattutto in questi tempi in cui si parla tanto di rispetto dell'alterità e dei diritti umani.

Questo sta prendendo forza nelle nazioni che stanno facendo passi significativi con progetti di restituzione di pezzi esposti per anni nei musei occidentali, saccheggiati durante il periodo della colonizzazione.

Tuttavia, insieme ai rimborsi, è necessario un cambio di mentalità. Non basta ristabilire, ma ammettere ciò che le culture "altre" simboleggiano veramente con le loro pratiche ancestrali e tradizionali, dal momento che non tutti concepiscono allo stesso modo quello che è stato chiamato un museo vivente, un termine di cui si appropriano molte nazioni del terzo mondo.

Un museo vivente richiede l'alone misterioso che poteva essere impresso solo dal portatore culturale, senza manicheismi o legami estetici che di solito vengono promossi dai vari circoli egemonici del potere artistico. È necessario stabilire ponti con l'alterità per realizzare il vero miracolo dell'esistenza.